Come ridiventare "trendy" grazie alla tecnologia
La rivincita del filobus
che ora tutti desiderano
ANDREA STERN
È la rivincita del filobus. Quel mezzo di trasporto spesso accantonato come fosse una reliquia - a Lugano la rete è stata dismessa nel 2001 - sta oggi vivendo una seconda giovinezza. Merito della tecnologia "in motion charging", che gli permette di staccarsi dalla filovia. Grazie a una batteria, il filobus può ora percorrere anche parecchi chilometri in maniera autonoma, senza il collegamento con la rete bifilare.
Il filobus è così tornato a essere "trendy". E ad attirare gli investimenti di chi punta su una mobilità più "green". È di pochi mesi fa, ad esempio, la decisione del governo italiano di stanziare oltre 470 milioni di euro per la realizzazione di una rete filoviaria a Genova. Si tratta in un certo senso di un ritorno al passato, visto che una rete è già esistita tra il 1938 e il 1973, ma con tecnologia del futuro.
E tra i progetti più innovativi ne emerge uno realizzato interamente in Svizzera. È il filobus Tosa, capace di trasportare fino a 133 passeggeri e soprattutto di ricaricarsi in soli venti secondi, grazie a una tecnologia nata dalla collaborazione tra canton Ginevra e Abb. Dopo una prima fase di test, oggi il Tosa è attivo sulla linea 23 dei Trasporti pubblici ginevrini, un percorso di una dozzina di chilometri tra l’aeroporto e Carouge.
Sul percorso si trovano 50 fermate, 13 delle quali dotate di stazione di ricarica. È qui che il filobus alza il suo braccio automatico e si collega al polo della stazione di ricarica. Nemmeno il tempo di lasciare scendere e salire i passeggeri che il filobus ha già immagazzinato l’energia sufficiente per proseguire la sua corsa. Grazie all’estrema efficienza del sistema, non è nemmeno necessario effettuare la ricarica a ogni fermata.
La tecnologia Tosa è stata installata su veicoli dell’azienda solettese Carosserie Hess, un punto di riferimento nel mondo dei filobus. I primi, prodotti tra il 1939 e il 1940, erano destinati ai trasporti urbani di Basilea e Bienne. Oggi Carrosserie Hess si è specializzata nella produzione di filobus a batteria, quindi capaci di circolare anche senza essere costantemente attaccati alla rete. I suoi veicoli circolano in diverse città svizzere ma anche europee, da Verona a Salisburgo.
a.s.
21.11.2020