Fiumi e fontane di lava. L’eruzione del vulcano Fagradalsfjall, nella penisola di Reykjanes, quaranta chilometri a ovest di Reykjavìk, ha incantato un gruppo di escursionisti che s’è fermato a guardare. Sembra proprio che in questo maledetto anno in cui il Covid l’ha fatta e continua a farla da padrone debbano succedere fatti straordinari. Come questo, per fortuna rimasto sotto controllo. Secondo le informazioni degli esperti, il vulcano era inattivo da 6mila anni e nessuna eruzione era stata registrata nell’area in quasi 800 anni. Dapprima un piccolo cono, sul versante meridionale della formazione montagnosa, poi la ripresa più robusta dell’attività, annunciata da migliaia di piccoli terremoti nella zona che ha provocato una fessura eruttiva di 500-700 metri. Mentre l’area lavica è inferiore a 1 chilometro quadrato.