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IL DOSSIER

"Stiamo adeguando
i nostri salari minimi"
i nostri salari minimi"
IL REPORTAGE

Alejandra e Josè spariti
nella Acapulco violenta
nella Acapulco violenta
Questo mondo…

Bebè con nomi corti
ma Tommaso resiste
…l'altro mondo

Ora i fiori d'arancio
si colgono in Rete
ULTIM'ORA
Dall'
Amministrazione
Amministrazione
Dalla
Polizia cantonale
Polizia cantonale

27.11.2019
I Servizi del Gran Consiglio hanno proceduto alla pubblicazione dell'ordine del giorno della seduta parlamentare del 9 dicembre 2019
I Servizi del Gran Consiglio hanno proceduto alla pubblicazione dell'ordine del giorno della seduta parlamentare del 9 dicembre 2019
27.11.2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale alberghi e ristoranti, Ticino, ottobre 2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale alberghi e ristoranti, Ticino, ottobre 2019
22.11.2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale commercio al dettaglio, Ticino, ottobre 2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale commercio al dettaglio, Ticino, ottobre 2019
18.11.2019
Notiziario statistico Ustat: Meteorologia, Ticino e Svizzera, ottobre 2019
Notiziario statistico Ustat: Meteorologia, Ticino e Svizzera, ottobre 2019
15.11.2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale costruzioni, Ticino, ottobre 2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale costruzioni, Ticino, ottobre 2019
13.11.2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale banche, Ticino, ottobre 2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale banche, Ticino, ottobre 2019
13.11.2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale attività manifatturiere, Ticino, ottobre 2019
Notiziario statistico Ustat: Indagine congiunturale attività manifatturiere, Ticino, ottobre 2019
06.11.2019
I Servizi del Gran Consiglio hanno proceduto alla pubblicazione dell'ordine del giorno della seduta parlamentare del 18 novembre 2019
I Servizi del Gran Consiglio hanno proceduto alla pubblicazione dell'ordine del giorno della seduta parlamentare del 18 novembre 2019
04.11.2019
Notiziario statistico Ustat: Idrologia, Ticino, terzo trimestre 2019
Notiziario statistico Ustat: Idrologia, Ticino, terzo trimestre 2019
30.10.2019
Pubblicati i dati del censimento rifiuti 2018 [www.ti.ch/gestione-rifiuti, www.ti.ch/oasi]
Pubblicati i dati del censimento rifiuti 2018 [www.ti.ch/gestione-rifiuti, www.ti.ch/oasi]
LE FIRME DEL CAFFÈ
DIARIO di Giuseppe Zois
Quel sottile confine
tra notizia e gossip
tra notizia e gossip
Giuseppe Zois
Caro Diario,
ci sono certi fatti di cronaca che dopo il clamore mediatico sarebbe bene restassero lontani dalla ribalta per il rispetto che si deve alle vittime, ma anche a chi, dopo una notte di crudeli atrocità, ha cercato di uscire dal buio e di riconsegnarsi alla vita. Molti ricorderanno il raccapricciante massacro di Novi Ligure. Era il 11 febbraio del 2001 e una ragazza, allora di 16 anni, e il suo fidanzatino, di 17, uccisero la mamma di lei e il fratellino, una furia cieca espressa in 97 coltellate. Oggi quella lontana adolescente ha 34 anni: ne ha trascorsi dieci in carcere dei 16 di condanna, è stata in affidamento in una struttura di don Antonio Mazzi, ha fatto volontariato in Africa. Ha cercato di ritrovare la luce, ha studiato, si è laureata in Lettere e Filosofia con il massimo dei voti. Ora si è sposata.
L’UNICO COMMENTO che si addice al dolore è il silenzio. Non faremo, per precisa scelta, il nome di questa ragazza, alla quale va solo l’augurio di riuscire a lasciarsi alle spalle il pesantissimo carico di rimorsi e rimpianti. C’è da sperare che con l’aiuto del tempo e dell’amore possa farcela a cacciare il freddo interiore che l’aveva gelata dentro. La "ricostruzione" è merito grandioso di un padre che in una bufera terribile ha saputo tenere accesa la fiamma di un legame fragilissimo. Quel padre è rimasto nell’ombra. Di lui si ricordano tre sole parole sussurrate mentre accompagnava al cimitero la moglie e il figlio, ed erano una domanda rivolta prima di tutto a se stesso: "Dove abbiamo sbagliato?".
DUE VITE SPENTE, un padre rimasto solo a piangere. Una figlia in carcere con la più devastante delle colpe. Un dramma sconvolgente, ma il pianto, seppur liberatorio, sarebbe rimasto sterile. Bisognava comunque salvare una figlia nella vertigine angosciante dei suoi passi sbagliati. Proviamo a immaginare i pensieri e poi i comportamenti per poter far rinascere la propria creatura. Mai una parola, non un’intervista: solo comprensione, sostegno, presenza decisiva per riaccendere la speranza. Di questo aveva e ha bisogno quella figlia.
ESISTE anche il dovere morale di tutelare un futuro, soprattutto quando si è pagato un pesante conto per il proprio passato. Ed è un vero peccato che tutto questo clima positivo sia stato turbato dalla smania di protagonismo che ha portato il suo tutor don Mazzi a propagare ai quattro venti, inopportunamente, la notizia delle nozze. Anche la discrezione dovrebbe essere un diritto intoccabile. Provassimo a sentire con il cuore degli altri.... Adesso, chi vuol bene a questa donna, la lasci in pace, lontana da ogni cronaca.
ci sono certi fatti di cronaca che dopo il clamore mediatico sarebbe bene restassero lontani dalla ribalta per il rispetto che si deve alle vittime, ma anche a chi, dopo una notte di crudeli atrocità, ha cercato di uscire dal buio e di riconsegnarsi alla vita. Molti ricorderanno il raccapricciante massacro di Novi Ligure. Era il 11 febbraio del 2001 e una ragazza, allora di 16 anni, e il suo fidanzatino, di 17, uccisero la mamma di lei e il fratellino, una furia cieca espressa in 97 coltellate. Oggi quella lontana adolescente ha 34 anni: ne ha trascorsi dieci in carcere dei 16 di condanna, è stata in affidamento in una struttura di don Antonio Mazzi, ha fatto volontariato in Africa. Ha cercato di ritrovare la luce, ha studiato, si è laureata in Lettere e Filosofia con il massimo dei voti. Ora si è sposata.
L’UNICO COMMENTO che si addice al dolore è il silenzio. Non faremo, per precisa scelta, il nome di questa ragazza, alla quale va solo l’augurio di riuscire a lasciarsi alle spalle il pesantissimo carico di rimorsi e rimpianti. C’è da sperare che con l’aiuto del tempo e dell’amore possa farcela a cacciare il freddo interiore che l’aveva gelata dentro. La "ricostruzione" è merito grandioso di un padre che in una bufera terribile ha saputo tenere accesa la fiamma di un legame fragilissimo. Quel padre è rimasto nell’ombra. Di lui si ricordano tre sole parole sussurrate mentre accompagnava al cimitero la moglie e il figlio, ed erano una domanda rivolta prima di tutto a se stesso: "Dove abbiamo sbagliato?".
DUE VITE SPENTE, un padre rimasto solo a piangere. Una figlia in carcere con la più devastante delle colpe. Un dramma sconvolgente, ma il pianto, seppur liberatorio, sarebbe rimasto sterile. Bisognava comunque salvare una figlia nella vertigine angosciante dei suoi passi sbagliati. Proviamo a immaginare i pensieri e poi i comportamenti per poter far rinascere la propria creatura. Mai una parola, non un’intervista: solo comprensione, sostegno, presenza decisiva per riaccendere la speranza. Di questo aveva e ha bisogno quella figlia.
ESISTE anche il dovere morale di tutelare un futuro, soprattutto quando si è pagato un pesante conto per il proprio passato. Ed è un vero peccato che tutto questo clima positivo sia stato turbato dalla smania di protagonismo che ha portato il suo tutor don Mazzi a propagare ai quattro venti, inopportunamente, la notizia delle nozze. Anche la discrezione dovrebbe essere un diritto intoccabile. Provassimo a sentire con il cuore degli altri.... Adesso, chi vuol bene a questa donna, la lasci in pace, lontana da ogni cronaca.
08-12-2019 01:00
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